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Sessualità in gravidanza: tutti i benefici dal primo all'ultimo trimestre

Sessualità in gravidanza

Svariati sono i luoghi comuni che ruotano attorno a quello che, per certi versi, continua ad essere considerato un tabù, così come tante sono le fantasie di danneggiamento del bambino che spingono molte coppie in attesa a scegliere l'astinenza sessuale, totale o parziale, durante il periodo gestazionale. Rilassatevi: la buona notizia è che si possono avere rapporti sessuali in gravidanza! Infatti, non solo tutto ciò non sarebbe sconsigliato dagli esperti, ma, al contrario, apporterebbe notevoli benefici, a livello fisiologico e psicologico, alla donna così come alla coppia. Naturalmente, il godere a pieno della propria sessualità di coppia anche durante il periodo gestazionale è subordinato ad una condizione medica che ne contempli la possibilità, secondo il parere del proprio ginecologo.

Quali sono i benefici del praticare rapporti sessuali nell'arco dell'intera gestazione?

In generale, a livello fisiologico l'attività sessuale contribuirebbe a tenere allenati i muscoli del pavimento pelvico, cosa che si rivelerà molto utile non solo al momento del parto ma anche nel post-partum, soprattutto per quanto riguarda la capacità di controllo delle eventuali perdite urinarie. Contemporaneamente, il liquido seminale maschile sembrerebbe contribuire, attraverso una proteina, alla regolazione del sistema immunitario, mentre anche la pressione arteriosa di mamma e bambino trarrebbe un certo beneficio dall'attività sessuale. A livello psicologico, inoltre, il mantenimento di una sana e regolare attività sessuale contribuirebbe ad alimentare il desiderio di coppia, a tenere alta l'autostima femminile, spesso messa a dura prova dagli inevitabili cambiamenti corporei e aumenti di peso, a rinsaldare il legame affettivo e a donare rilassatezza e senso di benessere, grazie alle endorfine liberate durante l'orgasmo.

Quali cambiamenti nel primo trimestre di gravidanza?

Fare sesso durante il primo trimestre di gravidanza non comporta alcun rischio particolare poichè, nonostante i timori legati a questa nuova condizione con cui si sta iniziando appena a familiarizzare, il corpo femminile è fin da subito preparato a proteggere l'embrione prima e il feto poi, attraverso alcuni sistemi barriera come ad esempio il tappo di muco posizionato nel canale cervicale e le secrezioni vaginali. Ciononostante, si assiste spesso, in questa fase, ad una sospensione o riduzione dell'attività sessuale legata, da una parte, ad eventuali fastidi fisici come nausea, vomito, mal di testa, dolore al seno e senso di spossatezza e, dall'altra, ad un vero e proprio calo del desiderio in parte dovuto agli ormoni e in parte alle fantasie di pericolo legate ad una gestazione vissuta ancora come "fragile".

Quali cambiamenti nel secondo trimestre di gravidanza?

Il secondo trimestre di gravidanza risulta essere, invece, quello più appagante dal punto di vista della sessualità di coppia. I benefici legati al fare sesso durante questa fase sono molteplici e riguardano il ritrovato benessere fisico: gli eventuali fastidi provati nel corso del primo trimestre, generalmente, tendono ora a scomparire, mentre si fa strada una certa tranquillità rispetto alle fantasie di danneggiamento del bambino e compromissione della gravidanza in atto. Inoltre, la capacità orgasmica sembrerebbe addirittura aumentare in questo periodo, grazie ad alcuni cambiamenti a livello genitale, come ad esempio una maggiore sensibilità e irrorazione, mentre il desiderio di sentirsi desiderate e attraenti per il proprio partner innescherebbe un circolo virtuoso nel quale molte coppie registrano un aumento dell'interesse sessuale, della frequenza dei rapporti e della soddisfazione sessuale. Inoltre, sebbene in questa fase la gravidanza sia oramai completamente evidente, l'aumento di volume della pancia non crea difficoltà e limitazioni particolari rispetto al repertorio sessuale.

Quali cambiamenti nel terzo trimestre di gravidanza?

L'ultimo trimestre di gravidanza è, generalmente, quello più difficile da gestire a livello di sessualità di coppia poichè il pancione, in questa fase, risulta decisamente più ingombrante, mentre alcuni fastidi fisici legati all'aumento repentino di volume della pancia, quali il mal di schiena e la stanchezza o alla presenza massiccia degli ormoni (testosterone e progesterone), di fatto possono rallentare o ridurre drasticamente l'attività sessuale. Ciononostante, esistono alcune posizioni considerate comode dalle gestanti (es. la posizione "a cucchiaio") che di fatto possono compensare i fastidi, considerando che questo è anche un momento particolarmente propizio a livello sessuale, grazie alla compresenza di altri ormoni gravidici che favoriscono la lubrificazione e l'orgasmo. Infine, soprattutto a ridosso della data del parto, le prostaglandine presenti nello sperma agevolerebbero, in maniera naturale, il meccanismo che conduce al travaglio e al parto.

Quando il sesso in gravidanza è sconsigliato?

L'avere rapporti sessuali in gravidanza risulta sconsigliato o addirittura vietato in alcuni quadri medici specifici che possono riguardare, in generale, le gravidanze a rischio. In particolare, i rapporti sessuali andrebbero sospesi o limitati nei casi in cui è presente una minaccia di aborto o si sono avuti aborti spontanei in precedenza, il collo dell'utero risulti dilatato anzitempo, sia presente la possibilità di un parto prematuro, ci sia stata rottura del sacco amniotico, con contrazioni uterine e farmacoterapia per tenerle a bada, in presenza di placenta previa, cioè collocata in parte o del tutto nella zona inferiore della cavità uterina, in caso di perdite di sangue, presenza di infezioni genitali proprie o del partner e, in generale, in tutti quei casi ritenuti opportuni dal proprio medico.
In conclusione...
La sessualità è sì importante in gravidanza, per i tantissimi motivi che abbiamo illustrato. Contemporaneamente, risulta altrettanto fondamentale una buona comunicazione di coppia nell'affrontare e condividere le proprie paure, i propri stati d'animo e le fantasie più o meno catastrofiche legate al grandissimo cambiamento in atto: la possibilità di venirsi incontro, sentire la presenza e l'intimità col proprio partner e la capacità di supportarsi sono aspetti decisivi, in un periodo caratterizzato da profondi cambiamenti corporei, identitari e relazionali.

Dr.ssa Michela Pieroni e Luca Pierleoni
Psicologa e Psicoterapeuta a Macerata


Articoli originali visionabili presso la Società Italiana di Sessuologia e Psicologia - SISP, all’indirizzo www.sisponline.it


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Ambiti d'intervento

Dr.ssa Michela Pieroni
Psicologa e Psicoterapeuta a Macerata
Iscritto all’Albo Professionale degli Psicologi della regione Lazio n. 19948
Laurea in Psicologia, Specializzazione in in “Intervento Psicologico nello sviluppo e nelle Istituzioni Socio-educative”

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